Nato nel 1959 a Roma. Vive e lavora sul ramo destro del lago di Como.
L’hanno definito “minimalista ironico”, “concettuale ironico”, “poverista” in quanto utilizzatore di un linguaggio che si ricollega alle matrici dell’Arte Povera, background con cui si confronta come studente a Torino.
Egli realizza immagini essenziali, pittoriche, fotografiche o scultoree, caratterizzate dalla stesura di campiture monocrome, dall’impostazione geometrica delle forme e dalla schematizzazione degli elementi, in un’alternanza tra rimandi oggettuali e riferimenti lirici, sottolineati tramite la scelta evocativa del titolo. In questo modo viene dato pari peso all’aspetto concreto, reale, quotidiano dell’opera e a quello iconico-concettuale in modo da ottenere un equilibrio tra la componente estetico-visivo e a quella linguistica ed evocativa dei giochi di parola.
In questa occasione l’artista, in una operazione metalinguistica, divide la parola mortadella anteponendovi la prima parte alla seconda (“Della Morta”) e collegando la forma a ciò che nell’immaginario collettivo richiama una bara.
Mortadella di Bologna IGP
La Mortadella di Bologna ha una storia secolare, non a caso è il salume più famoso della tradizione bolognese. Le sue radici affondano nel lontano XVI secolo e la denominazione Bologna risale al 1661.
Il processo di lavorazione è strettamente legato e disciplinato dalla ricetta di preparazione tradizionale che ne descrive le caratteristiche organolettiche, chimiche e fisiche del prodotto finito. La Mortadella di Bologna IGP di puro suino è un insaccato cotto, di forma cilindrica od ovale, di colora rosa e profumo intenso, leggermente speziato. Per la preparazione vengono utilizzati solo tagli nobili (carne e lardelli di alta qualità), triturati adeguatamente per ottenere una pasta fine. Il sapore risulta pieno ed equilibrato grazie alla presenza di pezzetti di grasso di gola del suino che conferiscono più dolcezza al salume. Al taglio emana un profumo particolare e aromatico che esalta il suo sapore tipico e delicato.