Nata nel 1986 a Modena, dove vive e lavora.
Avvicinatasi al mondo della fotografia grazie alla grande passione del padre, Laura Simone indaga le forme astratte della natura macro e microscopica e le rapporta alla percezione di spazi e volumi. Le sue foto sono caratterizzate da una grande pulizia formale e nitida frontalità, rigorosamente comprese in griglie formali che rimandano alla sezione aurea.
Con il progetto “Avia Pervia”, motto latino apposto sullo stemma araldico del Comune di Modena il cui significato letterario è “Rendiamo facili le cose difficili”, Laura Simone rappresenta visivamente l’Aceto Balsamico Tradizionale come un’essenza profumata, versata a piccole gocce che compongono sul foglio una costellazione di punti allineati in traiettorie ordinate o sparse. La fotografa ha cristallizzato il momento in cui la goccia di Balsamico sta per staccarsi dal bordo della bottiglia e cadere sul piano, in un attimo di sospensione carico di attese.
- Laura Simone – Aceto Balsamico Tradizionale
- Laura Simone – Aceto Balsamico Tradizionale
- Laura Simone – Aceto Balsamico Tradizionale
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia DOP
La tradizione vuole che in provincia di Modena e Reggio Emilia venisse prodotto fin dal Medioevo un aceto, antenato dell’attuale balsamico tradizionale, molto apprezzato tra i nobili, e che ebbe fra i suoi estimatori anche la famiglia d’Este. I primi produttori di aceto avevano inoltre l’obbligo di custodire gelosamente la ricetta del pregiato condimento, tanto era considerato prezioso.
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, così come quello di Reggio Emilia, è il risultato della fermentazione acetica di mosto cotto. Subisce poi un lungo invecchiamento che si protrae per almeno 12 anni in botti di dimensioni differenti e di diversi legni. Il Tradizionale di Modena, se invecchiato per più di 25 anni si definisce “Extra Vecchio”. Le botti di affinamento si riducono a ogni passaggio, man mano che si procede nella maturazione. Le tipologie di legno utilizzate sono rovere, castagno, gelso, ciliegio, frassino e ginepro, ognuno dei quali trasferisce particolari aromi al condimento. Il profumo e il sapore dell’aceto si intensificano con il passare del tempo: delicato in gioventù, diventa complesso e persistente dopo una lunga maturazione.