Nato nel 1966 a Firenze. Vive e lavora a Parma.
La sua ricerca si concentra sulla progettazione e realizzazione di sculture dalle straordinarie qualità imitative e mimetiche con il reale. La messa in scena di un teatro di oggetti assurdi, completamente inventati, contaminandosi di linguaggi differenti, ha acquistato complessità e capacità narrativa.
Le sue opere ruotano attorno al rapporto tra uomo-scienza, corpo-oggetto, con uno sguardo sulla nostra società che considera la materia-carne come materiale creativo, rigenerativo, autonomo dall’anima. Il tutto per rappresentare l’ossessione per il corpo e la sua materialità, messa continuamente in evidenza dai mass-media. Oggetti quotidiani autonomi, perché fatti di carne come l’essere animale, ridotti alla loro funzionalità, al loro senso comune, svuotati da ogni rimando simbolico.